LEADER/CLLD

LEADER

 

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Una delle caratteristiche principali dell’attuazione delle politiche di sviluppo nelle aree rurali è l’orientamento verso la popolazione locale, la quale si conferma essere uno degli elementi chiave per lo sviluppo complessivo di queste aree. Ed è proprio la fiducia nelle persone che abitano nelle zone rurali e nella loro capacità di determinare ciò che meglio si addice al loro ambiente, alla loro cultura, alle tradizioni artigianali e alle loro competenze a rendere i progetti LEADER così speciali, come lo è il programma LEADER nel suo complesso.

LEADER è l’acronimo del francese Liaison Entre Actions de Développement de l’Économie Rurale (inglese: Links Between Actions for the Development of the Rural Economy; croato: Veza među aktivnostima razvoja ruralnog gospodarstva; italiano: Collegamento tra azioni volte allo sviluppo delle economie rurali). Esso rappresenta un’iniziativa di supporto dell’Unione europea ai progetti di sviluppo rurale a livello locale con lo scopo di rivitalizzare le aree rurali e creare nuovi posti di lavoro. Il Programma LEADER si basa sulla creazione e l’attuazione di Strategie locali di sviluppo nel settore della pesca (LRSR), le quali supportano un’attuazione integrale delle politiche di coesione sociale ed economica e la cui implementazione dipende interamente dai gruppi di azione costiera (i GAC).

LEADER si articola in 7 principi chiave che fungono da linee guida per lo sviluppo locale, tenendo conto delle specificità del territorio rurale in cui si opera e che si va a coprire:

1. Un approccio fondato sulle specificità del territorio: ogni territorio rurale possiede le proprie caratteristiche, potenzialità, peculiarità e una propria riconoscibilità e su questi elementi è necessario programmare e costruire il futuro.
2. Un approccio ascendente: l’inclusione di tutte le risorse disponibili nell’ambito delle comunità locali contribuirà a uno sviluppo di qualità, grazie alla ricchezza di idee e di possibili soluzioni.
3. La creazione di partenariati locali: la creazione di reti e partenariati e lo sviluppo di una cultura della cooperazione giocano un ruolo fondamentale; la creazione di partnership pubblico-private locali sotto forma di gruppi di azione locale (GAL) è un concetto che sta alla base di LEADER.
4. Innovatività: la tradizione costituisce indubbiamente la base per uno sviluppo rurale sostenibile, ma le innovazioni sono altrettanto necessarie per presentare i valori della tradizione sotto una luce nuova e maggiormente concorrenziale.
5. Un approccio globale e multisettoriale: le relazioni multisettoriali e la collaborazione tra le istituzioni locali, regionali e nazionali rivestono particolare importanza nella creazione di uno sviluppo rurale sostenibile.
6. Networking: la creazione di reti, l’apprendimento attraverso le buone pratiche, il trasferimento e lo scambio di esperienze sono essenziali nell’attuazione di LEADER poiché in tal modo dai diversi singoli casi si crea una rete che contribuisce allo sviluppo delle aree rurali europee e ci si offre reciproco aiuto e sostegno.
7. La cooperazione: il passo successivo alla costruzione delle reti consiste nell’avvio e nell’attuazione di progetti comuni da parte di due o più GAL nell’ambito di uno stato, un’area e/o dell’intera Unione europea.

 

 

CLLD

 

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CLLD è l’acronimo dell’inglese di Community-led Local Development, che sta per “sviluppo locale di tipo partecipativo”. Questo meccanismo permette di coinvolgere i partner a livello locale, compresi i rappresentanti della società civile e gli stakeholder locali afferenti al settore economico, nell’elaborazione e nell’attuazione di una strategia locale integrata che facilita la transizione del territorio di competenza verso un futuro sostenibile.

Le principali caratteristiche del CLLD:

1. è concentrato su specifiche aree subregionali;
2. è guidato dalla comunità locale, dai GAC, ovvero dal partenariato costituito dai settori pubblico, civile e privato;
3. si attua attraverso strategie integrate e multisettoriali di sviluppo locale concepite in maniera tale da prendere in considerazione le necessità e il potenziale del territorio;
4. comprende innovative possibilità di sviluppo in un contesto locale, la creazione di reti e la cooperazione.

Nella Repubblica di Croazia il CLLD per il periodo dal 2014 al 2020 viene attuato attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. La decisione è stata definita con l’Accordo di partenariato tra la Repubblica di Croazia e la Commissione europea per l’utilizzo delle risorse dei fondi ESI a favore della crescita e dell’occupazione nel periodo 2014-2020.